Giovedì con Jenny n. 4 – la palestra online

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Pubblicato il

2022-09-10

Jenny da anni gestisce una palestra in centro a Roma ed è, inoltre, un’istruttrice di pilates molto riconosciuta nel mondo del fitness.Con l’arrivo della pandemia ed il conseguente obbligo di chiusura della palestra, Jenny ha subito pensato di lanciare una piattaforma online con corsi a pagamento.

Jenny sa che le sue lezioni sono dedicate a dei consumatori e sente parlare spesso del loro diritto di recesso dal contratto stipulato online con contestuale obbligo da parte del venditore di restituire il bene comprato.

Jenny non riesce però a comprendere come potrebbe “restituire” un corso una volta scaricato sul pc di un suo cliente.Come può risolvere questo problema?

Oggi affronteremo un problema molto diffuso tra chi offre online dei contenuti digitali come ad esempio dei webinar, degli e-book o dei corsi di fitness, spesso suscettibili ad essere semplicemente scaricati sui dispositivi degli utenti e quindi non più restituibili. Capiremo pertanto come conciliare tale “caratteristica digitale” dei prodotti con il diritto di recesso.

Cosa dice la legge e che soluzioni abbiamo in questi casi:

  • il contratto di fornitura dei “prodotti digitali senza supporto materiale” non ricade nella categoria dei contratti di vendita ma costituisce un nuovo genere di prestazioni. Jenny, infatti, non vende dei prodotti ma fornisce un servizio
  • la legge prevede la possibilità secondo cui chi richiede un contenuto digitale può dare il proprio consenso a usufruire del servizio prima della scadenza del termine del recesso (ovvero prima dei 14 giorni dalla data della fornitura). In questo caso, l’avvio della fornitura comporterà la perdita del diritto di recesso
  • se Jenny decide di fornire dei contenuti digitali (come, ad esempio, dei corsi online di pilates) che potranno essere scaricati dagli utenti in un secondo momento, è importantissimo che la stessa informi i suoi clienti circa la possibilità di dare il consenso alla fornitura anticipata e che successivamente, ottenga tale consenso. Per di più, Jenny è obbligata a fornire la prova della conclusione del contratto
  • se questi tre requisiti (informazione, consenso, prova della conclusione del contratto) non saranno soddisfatti, i consumatori potranno recedere dal contratto anche dopo aver ottenuto l’accesso al prodotto digitale

Altre soluzioni?

Tutti i passaggi sopra descritti si applicano sempre nel caso di contenuti digitali che solitamente vengono scaricati sul proprio dispositivo (ad esempio, nel caso di un e-book, è difficile immaginare una situazione in cui l’utente non faccia il download).

Nel caso di Jenny, tuttavia, possiamo ipotizzare anche una soluzione alternativa, ovvero proporre un accesso al proprio server con i contenuti digitali disponibili per un certo periodo di tempo. Il pagamento riguarderà solo un lasso di tempo definito e dopo la sua scadenza l’accesso ai corsi verrà bloccato. In altre parole, si può pensare ad un abbonamento online.

In questo caso, una descrizione precisa ed esauriente delle condizioni di utilizzo dell’abbonamento sulla piattaforma di Jenny è assolutamente indispensabile!

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